Agostino Giorgi

Agostino Giorgi

Agostino Giorgi è nato a San Mauro di Romagna (Fo) nel 1711. Studiò a Cesena, Verona, Padova e nel 1727 prese l’abito degli eremiti agostiniani nel convento di S. Giacomo a Bologna. I suoi interessi si rivolsero in particolare alle lingue orientali di cui divenne esperto conoscitore: giunse a Roma nel 1738 e pochi anni più tardi papa Benedetto XIV gli affidò la cattedra di sacre scritture alla Sapienza.

Frutto del suo lavoro storico-teoloigico e linguistico-orientalistico sono oltre 60 pubblicazioni tra cui spicca, documento del suo impegno presso la congregazione di Propaganda Fide, l’Alphabetum Tibetanum missionum apostolicarum editum… (1763) che gli valse una fama diffusa.

Nel 1764 fu nominato Procuratore Generale dell’Ordine.
Oltre che dell’Arcadia, dove ebbe nome Timagora Adramiteno, fu socio di numerose altre accademie e fu in corrispondenza con i più illustri eruditi del suo tempo.
Bibliotecario sin dal 1752, mantenne la carica di direttore per 45 anni, fino alla morte nel 1797. Il 16 gennaio 1786 riaprì la biblioteca al pubblico e in quell’occasione donò all’Angelica la sua raccolta di 1349 volumi, di cui faceva parte un cospicuo fondo bodoniano e i testi riguardanti l’attività svolta dallo stesso Giorgi presso la tipografia di Propaganda Fide. In particolare si tratta di opere sulle civiltà e le lingue orientali e di varie edizioni bodoniane che costituirono il primo nucleo della pregevole raccolta di opere del famoso tipografo parmense conservate oggi in Angelica.

Presso l’Archivio dell’Ordine di S. Agostino (Mm 10) è conservato l’Elenches librorum quos… M. Augustinus Antonius Giorgi donavit Bibliothecae Angelicae. Nel Libro dell’Esito della Biblioteca (Archivio di Stato di Roma, Agostiniani n S. Agostino. Busta 97) si legge, nell’anno 1797: “Dopo la morte del Rev.mo P. Ant. Aug. Giorgi bibliotecario dell’Angelica passarono tutti di lui libri e manoscritti alla Libreria oltre un altro miliario, i quali già prima aveva regalato all’istessa”.