Divina Commedia sec. XIV
Il codice contiene l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Unico il copista, che adopera la littera textualis. Risalgono sempre al copista anche i delicati motivi vegetali che ornano i richiami a partire dal terzo fascicolo. Due invece i miniatori delle iniziali filigranate.
I canti dell’ Inferno sono preceduti, ciascuno, da una miniatura che ne illustra l’argomento. Sono trentaquattro miniature in cui, su fondo aureo e a colori vivaci, vengono rappresentati episodi e figure dell’Inferno dantesco. La prima scena occupa lo spazio di due colonne, le altre di una sola colonna. Nelle sezioni del Purgatorio e del Paradiso spazi bianchi riservati, destinati a ospitare vignette mai realizzate.
Un unico artista è responsabile delle miniature, di elevata qualità artistica ed espressiva, forse della bottega dei Mezzaratta a Bologna (Ciardi Duprè Dal Poggetto). Secondo il Salmi, miniatura emiliana, verosimilmente bolognese, in rapporto con lo stile di Simone de’Crocefissi.
Provenienza: Il codice è stato acquisito dall’Angelica nel 1762.
Nell’Inventario della biblioteca di Domenico Passionei, conservato a Parma, ms. Parm. 875-878, si riconosce nel ms. Parm. 878, p. 442 “Dante, codice in carta pergamena con miniature. fol.”.
Bibliografia:
Narducci, Catalogus codicum manoscriptorum praeter graecos et orientales in Bibliotheca Angelica olim Cenobi Sancti Augustini de Urbe, Romae, Typis Ludovici Cecchini, 1893, tomo I, p. 459.
Catalogo Mostra Storica Nazionale della Miniatura, Palazzo Venezia-Roma, Firenze, Sansoni, 1953, p.152, n.222.
Bassermann, Dantes Spuren in Italien, heidelberg 1897, p.218, tav.25.
Salmi, La miniatura italiana, Milano Electa, 1956.
Ciardi Duprè Dal Poggetto M.G., Fioritura tardogotica nelle Marche, a cura di P. Dal Poggetto, Milano 1998, pp. 74-76.
Boschi Rotiroti M., Codicologia trecentesca della Commedia. Entro e oltre l’antica vulgata, Roma 2004 (Scritture e libri del medioevo 2), p. 140 nr. 253