Nel periodo veneziano la sua produzione fu orientata prevalentemente a temi di tipo umanistico, come nelle Osservationi intorno alle bellezze della lingua latina (1576), opera che gli diede una certa fama di linguista. Curiosi trattati come il Discorso filosofico e teologico intorno alle comete, del 1577, o il De campanis commentarius, del 1612, o il Contra ludum alearum chartarum, pubblicato nel 1616, rivelano interessi vari ed eterogenei. Angelo Rocca fu anche poeta occasionale, come nel De auspicata salute Urbi Venetae (1577) e, a testimonianza del suo interesse per la poesia, in un’epoca in cui “il poetare, anche per un religioso, faceva parte dell’educazione umanistica di prammatica per chi avesse l’ambizione di eccellere”, numerose se ne trovano nei suoi manoscritti. Nel 1719 gli agostiniani vollero onorarlo con la pubblicazione dell’Opera omnia.
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