Lukas Holste, (1596-1661) bibliotecario di Francesco Barberini e della Regina Cristina di Svezia, Primo Custode della Biblioteca Vaticana dal 1653 al 1661.
Intellettuale tedesco dopo gli studi di medicina e filosofia platonica a Leida e dopo aver frequentato le più importanti biblioteche dell’epoca in Danimarca, in Inghilterra in Francia e nel 1627 si stabilì a Roma come familiare dei Barberini.A Roma sin dal suo arrivo, Lukas Holste aveva avuto l’incarico di accogliere gli stranieri e in particolare quelli convertiti al cattolicesimo e fu proprio lui, benché già avanti negli anni, a essere inviato a Innsbruck dal Papa Alessandro VII per incontrare e condurre a Roma la regina Cristina di Svezia.
Una documentazione della intensa attività intellettuale di Holste è conservata nei manoscritti Chigiani testimonianza della ricca corrispondenza con personaggi di spicco della cultura europea.
Nel suo testamento redatto nel 1659 egli dispose che i suoi libri a stampa (circa 4.000) esclusi quelli in lingua italiana lasciati a Flavio Chigi, fossero consegnati ai frati agostiniani della Biblioteca Angelica “… da mostrare e servire a beneficio pubblico”.