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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

del Ministero della Cultura

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Ministero della Cultura si inserisce nella Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), Componente 3 (Turismo e Cultura 4.0). Gli interventi previsti, in conformità con gli obiettivi e i principi trasversali del Piano, intendono ristrutturare gli asset chiave del patrimonio culturale italiano e favorire la nascita di nuovi servizi, sfruttando anche la partecipazione sociale come leva di inclusione e rigenerazione, con l’obiettivo di migliorarne l’attrattività, l’accessibilità (sia fisica che digitale) e la sicurezza, in un’ottica generale di sostenibilità ambientale. Le misure si basano su un modello di governance multilivello e prevedono una forte cooperazione tra attori pubblici, in linea con la Convenzione di Faro e il Quadro di azione europeo per il patrimonio culturale.

Milestone e target: M1C3Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”
Struttura delegata al processo di coordinamento dell’investimento: Direzione Generale Musei
Risorse: 300 Milioni €

La misura interesserà 352 tra musei, monumenti, aree archeologiche e parchi, 129 archivi, 46 biblioteche e 90 siti culturali non statali e prevedrà interventi fisici volti a rimuovere le barriere architettoniche e l’installazione di ausili tecnologici che consentano la fruizione alle persone con ridotte capacità sensoriali (esperienze tattili, sonore, olfattive).

L’investimento ha lo scopo di ridurre gli ostacoli, le disuguaglianze e le lacune che limitano la partecipazione dei cittadini alla vita e al patrimonio culturale. Le barriere architettoniche, fisiche, cognitive e senso-percettive sono una criticità per i siti culturali italiani. Gli interventi proposti hanno i seguenti obiettivi:

  • aumentare e diversificare l’offerta culturale rivolta a un più ampio spettro di utenti attraverso percorsi di visita innovativi nei siti del patrimonio culturale italiano e migliorare la qualità dei servizi;
  • guidare gli operatori culturali nello sviluppo di “Piani di accessibilità”;
  • progettare e realizzare interventi per la rimozione delle suddette barriere nei siti culturali italiani;
  • formare il personale dell’Amministrazione e i professionisti del patrimonio culturale italiano, promuovendo la cultura dell’accesso a tutti e dell’ospitalità, concentrandosi su aspetti legali, accoglienza e mediazione culturale.

La Direzione Generale Musei ha approvato, con Decreto 19 maggio 2022, n. 534 il Piano strategico per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, che rappresenta il contesto metodologico di riferimento per la realizzazione dell’intervento.

La biblioteca Angelica di Roma ha presentato quattro tipologie di interventi che sono stati finanziati per raggiungere un adeguato livello di accessibilità psico-fisica all’interno dell’istituto e hanno comportato un ammodernamento del sito web, la realizzazione del P.E.B.A., l’allestimento di un’area dedicata e due diversi progetti di digitalizzazione dei volumi di fondo Antico e Manoscritti ivi custoditi.

Questi progetti, realizzati da operatori economici esperti del settore, hanno apportato un miglioramento della qualità dei servizi resi all’utenza e hanno accresciuto la platea dei lettori, portando anche a una maggiore visibilità pubblica.

  1. Rimozione barriere fisiche e cognitive: ammodernamento sito

SCOPI DEL PROGETTO: L’intervento ha lo scopo di rendere accessibile il sito della Biblioteca Angelica a quanti più individui possibili, tentando di abbattere barriere cognitivo-sensoriali e comunicative. Tra le barriere in questione figura quella del linguaggio, facilmente abbattibile mettendo a disposizione una traduzione del sito della Biblioteca in più lingue, tramite l’utilizzo di applicazioni e software adatti allo scopo. Questi software saranno inoltre in grado, tramite screen reading e sintesi vocale, di rendere accessibili le informazioni contenute sul sito anche agli utenti ipovedenti e non vedenti; inoltre, per rendere ancora più facilmente fruibile il contenuto del sito, il progetto include l’aggiunta di strumenti di magnificazione ottica, ad esempio ingranditori del testo da utilizzare sul computer. L’intervento includerà anche la configurazione di un’applicazione che permetterà all’utente di modificare il carattere del testo sul sito, insieme ad altri parametri, per rendere la lettura più confortevole. Queste modifiche serviranno a rendere inclusivo il sito ad utenti neurodivergenti o con disturbi dell’apprendimento.

 

RISULTATI ATTESI: L’intervento prevede la ricerca e l’installazione di plugin e software che renderanno il sito disponibile innanzitutto nella lingua inglese, per poi passare nel corso del tempo alla configurazione di altre lingue, in modo da raggiungere un pubblico sempre più ampio.

Il passo seguente è quello di condurre una approfondita ricerca per selezionare i plugin più indicati per l’integrazione di tecnologie assistive al sito della Biblioteca Angelica; ad esempio, verranno utilizzati ed implementati software di screen reading, di sintesi vocale e ingrandenti.

Alla installazione e configurazione dei software seguirà una accurata revisione del sito, per verificare che ogni parte di esso sia effettivamente accessibile a persone con disabilità visive e che le informazioni restino corrette in ogni lingua, e riportate meticolosamente dalla sintesi vocale.

Infine, verrà aggiunta e configurata un’ulteriore applicazione, che darà all’utente la possibilità di modificare alcuni parametri del sito per facilitarne la lettura e la comprensione secondo le Linee Guida sull’accessibilità degli strumenti informatici emanate dall’AGID e come disposto dalla L. 4/2004.

 

  1. Proposta per redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A)

SCOPI DEL PROGETTO: Obiettivo del presente piano è la verifica dello stato di fatto finalizzata alla definizione coordinata e programmata degli interventi da eseguire per il raggiungimento della piena accessibilità e fruibilità degli spazi dell’edificio oggetto di analisi. Dal punto di vista normativo, l’obbligo di adozione del P.E.B.A. per le amministrazioni responsabili di edifici pubblici è stato introdotto con l’art. 32 comma 21 della Legge 41/1986, e integrato con l’articolo 24 comma 9 della Legge 104 del 1992 che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani.

Il Piano individua, pertanto, anche le proposte progettuali di massima per l’eliminazione delle

barriere presenti e fornisce la stima dei costi di adeguamento, configurandosi non solo

come uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione, programmazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità.

L’edificio in esame costituisce inoltre un luogo di interesse culturale sottoposto a tutela: gli obiettivi di piena accessibilità del presente piano dovranno pertanto conciliarsi con le esigenze di tutela e valorizzazione del bene, oltre che di sicurezza e di sostenibilità economica degli interventi. Obiettivo prioritario sarà garantire l’accessibilità alle diverse tipologie di utenti (persone su sedia a ruote, soggetti in generale con ridotte capacità motorie, donne in gravidanza, convalescenti, obesi, anziani, bambini, ipovedenti, etc.), sia degli spazi di relazione che dei servizi offerti dalla Biblioteca (consultazione, prestito, etc.), nonché la piena fruizione dei percorsi di esodo in caso di emergenza.

 

RISULTATI ATTESI: L’analisi dello stato di fatto della Biblioteca Angelica di Roma non ha evidenziato rilevanti criticità per quanto attiene alla presenza di barriere fisiche, per gli aspetti di accessibilità e fruibilità degli spazi in condizioni ordinarie. Risultano invece da migliorare le procedure per la gestione e il soccorso delle persone con disabilità motoria, sensoriale e/o cognitiva, in condizioni di emergenza. I vincoli imposti dalla tutela del bene impediscono la realizzazione di spazi calmi e/o ascensori di soccorso: è pertanto necessario formare ed addestrare i componenti delle squadre interne di gestione dell’emergenza antincendio e di primo soccorso sulle specifiche procedure finalizzate alla gestione dei disabili in caso di attivazione dell’evacuazione. Per facilitare il compito delle squadre interne di gestione dell’emergenza è stata acquistata la fornitura di una sedia come apposito ausilio per l’assistenza dei disabili durante l’esodo fino al raggiungimento del luogo sicuro. 

  1. Area dedicata all’eliminazione delle barriere fisiche e cognitive

  SCOPI DEL PROGETTO: L’obiettivo fondamentale dell’intervento è di rimuovere barriere e disparità, migliorando l’accessibilità e l’inclusività per persone con disabilità fisiche, sensoriali e percettive ai servizi della Biblioteca Angelica, facilitando finalmente la consultazione dei suoi oltre 200.000 volumi anche a un pubblico che, suo malgrado, ne viene spesso escluso. La valorizzazione della Biblioteca contempla dunque la concretizzazione di postazioni nelle quali mettere a disposizione cuffie, audiolibri, software di sintesi vocale, screen reading e ingrandenti, LIM regolabile, video ingranditori, OCR, scanner e stampante braille. Questi dispositivi e software, interagendo tra loro, creeranno uno spazio fruibile da qualsiasi tipologia di lettore, in completa autonomia.

RISULTATI ATTESI: Propedeutico per l’installazione degli apparati hardware, sarà il sopralluogo delle aree dedicate all’intervento e la verifica degli spazi disponibili. Successivamente, sarà sviluppato e realizzato il piano di collocazione dei dispositivi, tenendo conto delle specifiche esigenze di accessibilità per utenti con disabilità fisiche. Gli arredi superflui verranno rimossi e sostituiti con i nuovi dispositivi previsti. Verranno configurati e resi operativi i due computer Microsoft Surface e il video ingranditore. I computer saranno aggiornati con i software per audiolibri, sintesi vocale, screen reader, ingrandenti e OCR. Infine, verranno installati i percorsi tattili ai piani terra e secondo della Biblioteca Angelica. In ottica di favorire e ampliare la piena accessibilità digitale si è preferito dare priorità all’acquisto di due visori Meta Quest 3, ampliando così le possibilità di accessibilità e interazione digitale per gli utenti. Contestualmente, verrà sviluppato anche un software Digital Repository, finalizzato a garantire l’accesso al materiale digitale da parte del maggior numero possibile di fruitori, promuovendo così l’inclusione e la consultazione delle risorse digitali in modo innovativo e versatile.

  1. Intervento di rimozione delle barriere fisiche e cognitive: digitalizzazione

  SCOPI DEL PROGETTO: La digitalizzazione è un processo che risulta ormai necessario e uno degli obiettivi strategici principali del PNRR, poiché si tratta di rendere una enorme quantità d’informazioni consultabile da chiunque, senza distinzioni o barriere, in qualunque luogo e momento. Il Consiglio dell’Unione Europea ha incluso tra le forme del patrimonio culturale, oltre ai beni materiali e immateriali, anche le risorse digitali nella duplice accezione di digitale nativo e di prodotti/servizi derivati dai processi di digitalizzazione. La digitalizzazione ha lo scopo di ampliare le forme di accesso al patrimonio per migliorare l’inclusione culturale e per ampliare le forme di cooperazione e di interoperabilità dei dati, considerando anche la necessità di interscambio all’interno di infrastrutture digitali di ricerca internazionali che rispondono alle necessità di diverse comunità scientifiche. L’obiettivo è quello di digitalizzare non solo per conservare gli originali, ma anche per operare una trasformazione digitale in senso culturale, alimentando domande e approcci destinati a vari campi di ricerca.

Nel caso specifico della Biblioteca Angelica, il cui patrimonio comprende decine di migliaia di volumi antichi e rari, la digitalizzazione permetterebbe l’invulnerabilità e l’immortalità della cultura in essi contenuta che, altrimenti, potrebbe essere vittima d’incidenti durante una consultazione fisica o che, inevitabilmente, andrà incontro all’usura del tempo. Si propone dunque di utilizzare strumenti tecnologici come alleati della cultura e, allo stesso tempo, dell’inclusività; la digitalizzazione permette infatti ad un pubblico molto più ampio di godere della nostra cultura, rimuovendo barriere architettoniche e cognitive. Persone con disabilità motorie, sensoriali, psichiche, neurodivergenti o con disturbi dell’apprendimento avranno tutti gli strumenti per beneficiare del patrimonio ivi racchiuso.

RISULTATI ATTESI: Responsabile della gestione e conservazione del patrimonio che custodisce, la Biblioteca Angelica svolge il suo ruolo attivo nella produzione, nella gestione della qualità e nella valorizzazione dei dati dalla scelta del materiale da digitalizzare alla decisione su come descrivere il patrimonio e trattare le risorse digitali in fase di acquisizione, processamento, archiviazione, conservazione e valorizzazione, selezionando i formati che maggiormente garantiscono l’interoperabilità e la conservazione digitale. La digitalizzazione è il processo di trasformazione e conversione di un oggetto analogico in un formato digitale, interpretabile da un computer. La natura e le dimensioni degli originali determinano la scelta del sistema di ripresa, del sistema di illuminazione e delle modalità di trattamento (apertura dei volumi, manipolazione).  La qualità delle immagini definita nel progetto determina i requisiti hardware e software del sistema di ripresa, i tempi di acquisizione ed elaborazione delle immagini, l’occupazione di memoria nei supporti di memorizzazione da gestire e conservare.

Il risultato della digitalizzazione è la creazione di file “master” e di file “derivati”. I file master saranno acquisiti ad un formato TIFF 6.0 non compresso ad alta risoluzione, 600 dpi ottici, profondità di colore di 24 bit RGB per formato inferiore o uguale ad A4; e con una risoluzione di 400 o 300 dpi ottici, profondità di colore di 24 bit RGB per formato superiore ad A4. Partendo dal file master TIFF 6.0 saranno prodotti i formati JPEG con profondità di 24 bit a 300 e 150 dpi.

A questo punto, è possibile creare un database per consentire agli utenti di ricercare e consultare la documentazione digitalizzata, aiutandosi anche con dei software per la gestione del database. Questi software includono un set di strumenti che consente agli utenti di gestire dati eterogenei da diverse fonti, permettendo di fare un uso migliore e più efficiente dei dati chiave. Associati ad ogni immagine saranno infine prodotti metadati METS conformi alle linee guida e standard attualmente in uso per codificare metadati descrittivi, amministrativi e strutturali riguardanti le risorse digitali.