Madonna col Bambino

Il dipinto murale esposto entro una importante cornice dorata nel Salone Vanvitelliano è opera del “Maestro di Beffi”, pittore e miniatore abruzzese vissuto tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo. L’affresco proveniva da San Trifone in Posterula, sull’odierna via della Scrofa, dal 1287 la chiesa romana dell’Ordine degli Agostiniani prima della costruzione di Sant’Agostino. Il distacco mediante strappo avvenne nel 1736, in occasione della demolizione di San Trifone, per consentire l’ampliamento del convento progettato da Luigi Vanvitelli.

Porzione di una più ampia figurazione, sul trono con lo schienale rivestito da un drappo d’onore, l’affresco rappresenta una Madonna “del solletico”, così denominata per via del delicato tocco del dito della Vergine sul collo del Bambino.

In merito alla datazione, si ritiene che il dipinto sia appena più tardo della decorazione pittorica dell’arco trionfale e del presbiterio absidato di San Silvestro all’Aquila (1405 circa), ma che l’esperienza romana dell’artista sia antecedente l’esecuzione del Trittico di Beffi del Museo Nazionale d’Abruzzo, proveniente dalla chiesa di Santa Maria del Ponte a Tione (1410-1415).

 

Bibliografia:

Cristiana Pasqualetti, Una vacanza romana del “Maestro di Beffi”, in Inedita Mediœvalia. Scritti in onore di Francesco Aceto, a cura di Francesco Caglioti e Vinni Lucherini, Roma, Viella, 2019, pp. 295-302.