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Bacheca 1

LA MAGIA. I volumi raccolti in questa prima bacheca inaugurano la mostra presentandone il contenuto, la sfera della magia e dell’occulto attraverso luoghi ed epoche diverse, personaggi straordinari, strumenti formidabili e simboli da decifrare. Il Malleus maleficarum è aperto alla pagina del frontespizio in cui campeggia il titolo dell’opera, scritto in caratteri ben visibili nonché messo in risalto dall’impiego del colore rosso. Anche il volume accanto, Histoire de la magie, cattura la vista per la prominenza del titolo, questa volta accompagnato da un’immagine che ritrae il ‘Pentagramma dell’assoluto’ con le virtù attribuite all’essere umano; al suo interno, l’opera accoglie una vera e propria storia dei rituali esoterici praticati sin dalle origini della magia, non tralasciando la trattazione di argomenti affini come il ruolo della donna nelle arti occulte, il diavolo e le superstizioni. Con la Clavicola Salomonis (Ms 824) si mette in luce l’importanza della simbologia per l’evocazione e il controllo degli spiriti da parte di un mago, qui enucleata da una serie di talismani legati in modo particolare alle figure geometriche del cerchio e del triangolo. Dai simboli si passa, all’interno della Histoire critique des pratiques superstitieuses […], all’oggetto magico per eccellenza: la bacchetta nella sua forma “biforcata”, utilizzata allo scopo di trovare ciò che altrimenti resterebbe invisibile all’occhio umano, come la presenza di metalli e corsi d’acqua sotterranei.

JACOB SPRENGER

Malleus maleficarum in tres divisus partes … His nunc primum adiecimus M. Bernhardi Basin opusculum de artibus magicis, ac magorum, maleficijs. …

Francoforte, 1580

Ius 2.38

Il Malleus Maleficarum (letteralmente “Il martello delle malefiche”, cioè “delle streghe”) è un trattato in latino pubblicato nel 1487 dai frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, allo scopo di reprimere in Germania l’eresia, il paganesimo e la stregoneria.

Non fu mai adottato ufficialmente dalla Chiesa Cattolica, ma non fu neppure mai inserito nell’Indice dei Libri Proibiti. Rimase, fino alla metà del XVII secolo, il più consultato manuale sulla caccia alle streghe, sia da parte degli inquisitori cattolici, sia da parte dei giudici protestanti, poiché spiega proposizione per proposizione come comportarsi in ogni singola occasione.

Nonostante l’enorme popolarità dell’opera, la sua credibilità e diffusione subirono un brusco arresto, quando l’Europa conobbe tra il 1520 e il 1560 un periodo di stasi nella caccia alle streghe, tanto che in alcune zone, fra cui possono citarsi i territori germanici, i processi diminuirono, per ragioni mai del tutto chiarite.

L’opera tornò ad avere grande impatto dopo il 1580 quando fu nuovamente ristampata assieme ad altri testi affini, dovendo la rinnovata fortuna anche alle basi teoriche poste da Jean Bodin che dette nuovi incentivi alla caccia alle streghe.

Il libro è diviso in tre parti. La prima parte affronta la discussione sulla natura della stregoneria. La seconda parte riprende molte posizioni espresse nella prima e le approfondisce nel tentativo di far comprendere «il modo di fare le stregonerie e il modo in cui si possono facilmente eliminare». L’ultima parte si occupa di fornire istruzioni pratiche sulla cattura, il processo, la detenzione e l’eliminazione delle streghe.

Clavicola Salomonis

XVIII secolo

Ms 824

La Piccola Chiave di Salomone è un grimorio anonimo del Seicento, la cui paternità è erroneamente attribuita al re Salomone. È uno dei più famosi libri di demonologia che contiene dettagliate descrizioni degli spiriti e dei rituali necessari per evocarli e costringerli a eseguire gli ordini del mago (chiamato nel testo “esorcista”). Vengono date istruzioni dettagliate circa i simboli, le procedure rituali da eseguire, le azioni necessarie per impedire che gli spiriti prendano il sopravvento, i preparativi che devono precedere l’evocazione e il modo in cui costruire gli strumenti necessari per l’esecuzione di tali rituali.

Il cerchio e il triangolo sono fondamentali per l’evocazione degli spiriti e il mago deve stare all’interno del grande cerchio quando lo spirito compare nel cerchio all’interno del triangolo.

ELIPHAS LEVI

Historie de la magie

Parigi, 1860

Ius.2.11*

Il libro di Eliphas Lévi, famoso esoterista e mago francese dell’Ottocento, contiene un’esposizione precisa di riti e misteri riguardanti la magia, attraverso 90 figure. Vicino al frontespizio il “Pentagramma dell’assoluto” che rappresenta le caratteristiche dell’essere umano. Lévi descrive accuratamente il metodo di costruzione del Pentagramma come via d’accesso alle porte della conoscenza perfetta.

PIERRE LE BRUN

Histoire critique des pratiques superstitieuses, qui ont seduit les peuples, & embarassè les sçavans …

Paris, 1732

 Ius.1.13

 Il testo spiega tra le altre cose il metodo e i principi per discernere gli effetti naturali da quelli che non lo sono, come l’uso della bacchetta nella storia. In particolare, la ‘bacchetta biforcata’ in legno (baguette fourchuë) veniva considerata estremamente comoda ed efficace: si riteneva, difatti, che le mani potessero trasmettere determinate virtù ai due rami della stessa, indirizzando in tal modo una forza particolare nella punta. Quest’ultima poteva essere rivolta verso l’alto, verso il basso o verso l’orizzonte a seconda dell’impugnatura scelta, favorendo la scoperta di nuovi corsi d’acqua sotterranei, ossa e parti di animali, argento, ferro e numerosi metalli.